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Tutte le strade portano a Courma

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8 Agosto - Col di Nana (AO) E' una bella giornata, ma in cima trovo solo un francese che attende i suoi spompati compagni. Un saluto, poi la solita domanda "Fai il Tor?". Non esiste altra domanda qui, ad agosto. Mi imbarazza quasi rispondere "No, il Tot dret!". I precedenti fallimenti su questi sentieri li ometto con nonchalance. "Ah, le petit!" Si, ecco, petit. Siamo figli di un dio minore, noi del Tot Dret! D'altronde ho snobbato anch'io questa gara, per un paio di anni. Sentivamo davvero il bisogno di un'altra gara? Di un mini-Tor, per i delusi dal sorteggio o per i deboli di cuore? Probabilmente no, ho pensato. E' solo una scelta di marketing, un tentativo di scopiazzare Chamonix. Poi le prime due edizioni sono state una carneficina, tantissimi restano fuori dai cancelli ed i "top" che partono forte e saltano come tappi. Interessante. Poi guardo meglio l'altimetria, il solito bel profilo dentellato, e que...

Carbs loading tra mito e realtà

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Quante volte abbiamo o sentito dire che la mattina prima di una gara bisogna mangiare la pasta? E quante volte abbiamo pensato noi stessi che non ci fosse niente di meglio di un bel piatto di spaghetti per “riempire il serbatoio” la sera prima di una corsa? Non c'è niente di nuovo nell'idea del carico di carboidrati: riempire le scorte di glicogeno (un polimero ramificato del glucosio, che funge da riserva energetica glucidica depositata nel fegato e nei muscoli) per avere più energia possibile da utilizzare in gara. Eppure, a riguardo ne abbiamo sentite di cotte e di crude, sarà quindi davvero una strategia efficace? E soprattutto, come si effettua davvero? Innanzitutto un po' di storia: il primo protocollo di carico di carboidrati è stato sviluppato a fine anni '60 da Hultman e colleghi, che studiando l'attività enzimatica nel muscolo in risposta all'esercizio si sono accorti che la capacità di sostenere a lungo uno sforzo di moderata intensità ...

Via del Sale atto II: il racconto e le immagini

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Dove eravamo rimasti? Ah si, al terzo ahimè di una soleggiata mattina di metà Novembre, in partenza per la Via del Sale. Beh, avete intuito ormai che non è stata esattamente la spensierata scampagnata che avevamo ipotizzato, e può quindi esserci miglior modo per iniziare un'avventura che perdere il treno? Io penso di no, e deve averlo pensato anche il simpatico capotreno che ha deciso di non aspettare 5' la coincidenza da Torino, unica ragione dell'esistenza di una stazione nella ridente Fossano. In ogni modo eccoci qui, giunti all'imbocco del Tunnel di Tenda (complice un autostop) con due ore di ritardo e più solo tre ore di luce a disposizione. Ore 14. Dal tunnel saliamo per sentierini ripidi e poco tracciati fino al Col di Tenda, dove ci aspetta la ex-militare con i suoi bellissimi panorami ed una piacevole sorpresa: la larga e agevole strada che ci aspettavamo è si più sicura dei sentierini del crinale, ma è anche diventata un balcone...

Via del sale atto I

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Avventura s. f. [dal fr. aventure, che è il lat. adventura «ciò che accadrà», neutro pl. del part. fut. D advenire «giungere»]. –1.a. Caso inaspettato, avvenimento singolare e straordinario b. Impresa rischiosa ma attraente e piena di fascino per ciò che vi è in essa d’ignoto o d’inaspettato. Per estens., prova, esperienza il cui esito è incerto o casuale (o che comunque si tenta avventatamente, con leggerezza, senza seria preparazione) Doveva essere un ardimentoso progetto “ going solo” . Lanciarsi in un trekking solitario in montagna, in una stagione dal meteo incerto in cui solitamente appendevo le scarpe o la bici al chiodo per qualche giorno per concedermi una pausa e lasciar correre solo la mente sugli obiettivi per la stagione successiva. Un anno fa infatti, durante il ponte dei morti mi lanciavo in una riflessione-outing su come lo sport ci frigga il cervello e le relazioni. Quest'anno però ho rivolto la mia attenzione altrove. Penso che il mio più grande li...

Cate, Giulia e Albi: una storia a pois

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Cari amici, se siete in cerca di consigli sull'alimentazione, di un libro da leggere o di qualche strampalato racconto di folli corse tra i monti beh, mi dispiace deludervi ma non è questo il racconto che state cercando. Questa è una storia lenta, forse noiosa per chi la guarda da fuori e non sa cogliere il valore di una risata sotto i baffi; una storia lunga diversi anni e che di elettrizzante avrà ben poco magari, ma non per questo è priva di un valore profondo per chi l'ha vissuta e chi la sta scrivendo. Casa del Lupo, Luglio 2015 “ Non muore niente di importante stanotte, solo quattro brutti ceffi su una nave di merda. L'unico dispiacere stanotte è che negli anni futuri ci saranno tante fantastiche canzoni, che non sarà nostro privilegio trasmettere ma, credete a me, saranno comunque scritte. E saranno comunque cantate! E saranno comunque la meraviglia del mondo” “ Attacca!” (I love radio rock) La radio pirata sta andando a fuoco, è l'ult...

10 imperdibili libri di sport e di montagna

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Correre è bello, ma anche la mente vuole la sua parte così, per non farmi mancare nulla, ho spesso fatto correre anche lei. E siccome non c'è modo migliore per farlo di leggere un bel libro, ho accumulato nel tempo saggi, racconti, romanzi e biografie di sport, corsa, montagna ed avventura. Che vi piaccia correre, camminare o guardare le olimpiadi dal divano, questa è la top 10 che ho creato per voi. Lo sport del doping - Alessandro Donati Magari non è il modo migliore per iniziare questa lista, ma questo è IL libro che secondo me ogni appassionato di sport dovrebbe leggere. E' l'altra faccia delle medaglie, ciò che nessun albo d'oro vi racconterà mai, Il racconto di un uomo che ha passato la vita a combattere una battaglia più grande di lui. E nonostante il “peso” dei contenuti è un libro certamente piacevole da leggere. Le otto montagne – Paolo Cognetti Non è certamente un libro di sport, forse non c'entra nulla con gli altri libri ...

Le 10 ansie segrete da UTMB

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L'Ultra-trail du Mont Blanc ® , per gli amici UTMB (da pronunciare rigorosamente con un francesissimo “utiembeh” un po' storpiato) è la gara di trail running più importante del mondo. Per il paesaggio, per la durezza del percorso, per la storia e per l'abilità degli organizzatori l'UTMB è diventato il Mondiale del trail, l'unico e vero metro con cui si misurano i valori degli atleti elite e con cui ogni trail runner deve prima o poi confrontarsi. Ma tralasciando i dati tecnici e altri dettagli nerd, ciò che vi voglio svelare oggi sono le ansie segrete che l'UTMB comporta per chi è rimasto a guardar la corsa da casa. La partenza (e l'arrivo) 2500 corridori stipati nel centro di Chamonix a cospetto del Monte Bianco, le hit estive pompate dalle casse lasciano finalmente il posto a Vangelis e al countdown, solo questo momento vale metà della gara e tutti i sacrifici fatti per essere al via: è il sogno di ogni corridore. Ed è così ...