Pausa Caffè: sport & caffeina
Sabato
mattina. Le strade si riempiono di ciclisti di tutte le età, per la
gioia di ogni automobilista. Carovane colorate la cui strada porta
inesorabilmente al baretto. In salita ognuno col suo passo e ci si
aspetta in cima: basta poco per stabilire le gerarchie. Ma al bar si
entra e si esce tutti insieme. La pausa caffè è sacra, in Italia e
non solo. Non esiste cicloturista, amatore o professionista che
sfugga alla regola non scritta della pausa caffè.
Quella
della sosta caffè è una questione ormai culturale, ma ha un impatto
sulla performance? Gli effetti stimolanti del caffè sono piuttosto
noti ma voglio comunque addentrarmi nell'argomento, così caro agli
italiani, cercando come sempre di andare oltre al sentito dire e di
capire cosa dice la scienza quando si parla di caffè, caffeina e
sport di resistenza.
Come
funziona, in breve:
la
caffeina ingerita viene assorbita rapidamente dal tratto
gastrointestinale e metabolizzata dal fegato: il picco ematico si
raggiunge dopo circa un'ora dall'assunzione ma si hanno elevati
livelli ematici già dopo 15-30 minuti. La quantità di caffeina
circolante diminuisce in modo piuttosto variabile a seconda della
velocità di assorbimento e della clearance urinaria, arrivando ad
avere valori inferiori del 50-75% in 3-6 ore dall'assunzione.
La
caffeina
induce
l’organismo a iniziare a consumare grasso per produrre energia
prima del normale, consentendo di risparmiare il glicogeno
(carboidrati) contenuto nei muscoli. Tuttavia le ultime ricerche
sembrano suggerire che la caffeina riduca la percezione dello sforzo
durante la corsa. In altre parole, si corre meglio perché si sente
meno la fatica. Altre ricerche suggeriscono che, in effetti, la
caffeina migliori l’efficienza muscolare.
E'
ormai dimostrato quindi che la supplementazione di caffeina nel range
di 3-6 mg/kg di peso corporeo può migliorare le prestazioni negli
sport di resistenza e in quelli ad alta intensità. Di conseguenza il
Comitato Olimpico Internazionale ha stabilito il valore urinario di 12 µg/ml
come limite consentito, corrispondente ad un'assunzione (unica) di
9-13mg/kg di caffeina. Valori comunque elevati, se si pensa che un
caffè espresso ne contiene 60-80mg (contro i circa 100mg di un caffè
della moka e i 120mg di un caffè americano). Qui però va fatta una
distinzione importante che vi farà storcere il naso, perchè a
parità di dose la caffeina ha effetti maggiori se assunta in forma
anidra (compresse/polvere) rispetto a quella contenuta nel caffè.
Valori
superiori ai 6mg/kg non hanno mostrato un significativo ulteriore
aumento della prestazione, ed andrebbero a superare i limiti
considerati sicuri dall'EFSA (la European Food Safety Authority),
quindi sono generalmente sconsigliabili se non in occasioni
particolari come crisi di sonno in gare estremamente lunghe, e
comunque dividendo tali dosi in assunzioni distanti qualche ora l'una
dall'altra.
Per
le competizioni più lunghe (ultramaratone, ironman e oltre) non sarà
tanto l'assunzione prima della gara ad essere importante, quanto
quella nelle fasi avanzate della corsa, dove gli effetti sulla
percezione del dolore, sulla concentrazione e sullo stato di
vigilanza possono essere fondamentali a livello fisico e psicologico.
Vi
sono inoltre alcuni studi che hanno suggerito che la caffeina possa
aumentare l'assorbimento dei carboidrati durante lo sforzo, ma ad
un'analisi più approfondita si può notare che tale miglioramento si
ha solo per dosi superiori ai 10mg/kg, ben oltre le quantità
normalmente raccomandate.
I
benefici però non si fermano sulla linea del traguardo (o sulla
porta di casa), infatti studi recenti hanno evidenziato che la
caffeina, in combinazione con carboidrati esogeni, può aumentare la
risintesi di glicogeno nella fase di recupero dopo l'esercizio.
contenuto di caffeina in vari alimenti |
Infine,
come se questa sua apologia non fosse sufficiente, voglio sfatare un
mito: la caffeina non ha alcun effetto disidratante! Numerosi studi
infatti hanno fallito nel dimostrare cambiamenti nella sudorazione,
nella perdita totale di liquidi e nel bilancio idrico che possa
influenzare negativamente la performance, anche in condizioni di
caldo intenso, e le tesi sull'effetto diuretico della caffeina sono
state ormai abbandonate.
In
pillole, per riassumere:
- La caffeina, assunta 30-60' prima di uno sforzo, può portare ad un aumento della prestazione. Allo stesso modo può avere benefici sulla performance se assunta nelle fasi avanzate dell'esercizio. Attenzione però che un caffè non contiene caffeina sufficiente per avere effetti misurabili, ma saranno necessari almeno due caffè lunghi o prodotti appositi (dose consigliata: 3-6 mg/kg)
- Dopo lo sforzo la caffeina (stesse dosi) può aiutare la risintesi del glicogeno, in combinazione con carboidrati esogeni.
- Gli effetti diuretici della caffeina sono scarsi o nulli.
In
conclusione, sembrerebbe di aver trovato la pentola magica, ma voglio
invitare alla prudenza. Il confine con il doping è sempre sottile e
fatto, specialmente in casi come questo, più di motivazioni etiche
che di rischi (bassi) e benefici (bassi anch'essi, specialmente
rispetto allle principali sostanze dopanti). Assunto che una tazza
di caffè non è sufficiente, ha senso prendere delle pastiglie per
andare (leggermente) più forte? Forse si, in gare in cui si combatte
contro il sonno, la fatica e contro se stessi come un'ultramaratona.
Forse meno, in moltissime altre occasioni.
Un'ultima
considerazione: le dosi per cui si hanno effetti misurabili della
prestazione corrispondono indicativamente alle dosi massime
giornaliere consigliate: 200mg per singola dose, 400 mg in una
giornata (rispettivamente circa 2/3 e circa 5 caffè). Gli effetti
avversi si hanno solitamente superando i 10mg/kg, valore molto
elevato per una singola dose, ma facilmente raggiungibile se si abusa
di integratori durante le competizioni molto lunghe!
Detto questo, godetevi il vostro
espresso: non è certo per la caffeina che è nata la pausa caffè!
P.S: nota veg-ambientalista: negli
ultimi anni c'è stato un boom delle macchinette del caffè, come se
non producessimo già abbastanza plastica, differenziata o meno. Fate
un favore al mondo e godetevi il gorgoglio della moka.
Lotta dura per la verdura.
Fonti:
Jissn 2010 7.5: International society of sports nutrition position stand: caffeine and performance
Lawrence L. Spriet. Sports Med(2014) 44, S175-184: Exercise and Sport Performance with Low Doses of Caffeine
http://www.mysportscience.com/single-post/2016/08/02/Timing-of-caffeine-intake-in-long-races
Bravo complimenti
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