La mia balena bianca: ego & sport
Novembre, tempo di riposo (forzato nel mio caso, tanto per cambiare) e di buoni propositi. Il ponte dei Morti è il momento in cui, dopo approfonditi e svogliati studi preliminari, mi siedo davanti al mio nuovo quaderno di Tiger e butto giù i più o meno improbabili obiettivi per la prossima stagione. Ho un paio di fogli excel con tabelle e piano annuale, ma le cose mi piace scriverle a mano, su carta. E poi quel quaderno “sky-sun-mud” mi ha attirato, sembrava fatto apposta per me. Infido mese, novembre è fame e nausea. E' voglia di velocità, di gare troppo lontane, di primavera. E' apatia verso corse attese per mesi e che ora sembrano solo un ricordo lontano, col buio che avanza tagliando i pomeriggi e la voglia di allenarsi. Sfogliando l'ennesimo libro sull'allenamento (ma ormai posso spacciarle come “spese per l'Uni”) mi imbatto in un paragrafo interessante: Selfish Runner's Syndrome (La sindrome del runner egoista). In questo periodo di stacco...